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Non è bastato il maltempo a fermare la terza edizione del Dudestock, il festival indipendente andato in scena sabato 21 giugno nella zona industriale del Parco Tecnologico del Lago Maggiore, a Gravellona Toce. Dodici ore di musica, arte e condivisione hanno animato l’area del birrificio artigianale I Mastri del Lago, trasformata in uno spazio coperto e accogliente, capace di resistere anche al temporale.
Un’atmosfera vibrante ha accompagnato l’intera giornata: band emergenti e affermate da tutto il VCO, Novara e il nord Italia si sono alternate su un palco attrezzato e protetto, con pubblico e artisti riparati da un grande tendone. All’esterno, anche la zona tende è tornata agibile già prima della conclusione dell’evento.
Ad aprire le danze, gli Slashout da Borgomanero, giovanissimi ma già energici interpreti di classici rock e metal. A seguire, una carrellata di sonorità alternative e sperimentali con Wally Gators, Denti da Latte, Cranked!, Blak Vomit, Bienoise, Fiorello Mannaia, La Furnasetta, Bodygrinder e i Circus Punk da Milano. Il finale è stato affidato al potente after party con Patch (breakbeat/tekno) e Mr. Luca De Regibus (drum’n’bass).
In parallelo, il festival ha ospitato installazioni artistiche, tra cui le fotografie di Rosy Sinicropi, il live painting di Silvia Fanuli, Viola e Pagans, creando un’esperienza immersiva e interdisciplinare.
«Ogni forma d’arte, anche se di nicchia, ha diritto al suo spazio», spiegano gli organizzatori. «Vogliamo riportare i concerti dal vivo al centro della scena culturale. I riscontri ci motivano a continuare. Anche se serviranno anni per far crescere il Dudestock, noi ci saremo».
Annunciate già da questo autunno nuove serate di autofinanziamento in vista dell’edizione 2026.